Non si può escludere che l’attuale moltiplicarsi dei cosiddetti “gruppi di lettura”, fondati e frequentati da donne per lo più adulte e di età avanzata non si radichi nell’ infantile imprinting del “libro di lettura”, quello che ha deliziato generazioni di alunne-i che, su di esso, sperimentavano la scoperta della scrittura, il connesso piacere della lettura e l’ingresso nell’immaginario altrui che, insieme, alimentava il nostro immaginario e allargava a dismisura i confini delle realtà infantili. Col libro di lettura si rinasceva e ci si sentiva abitanti di mondi sconosciuti e illimitati.
Ma che la lettura potesse mantenere all’infinito una funzione fondativa dovevamo scoprirlo più avanti quando, con non diversa meraviglia, le nostre esperienze più disparate, le nostre molteplici, diverse e lontane vite di donne venivano tradotte in parole scritte da altre donne, lette e discusse fra le donne, assunte come viatico per scoprire mondi non più lontani ma intimi e familiari eppure altrettanto nuovi e misteriosi di quelli infantili perché esplorati per la prima volta o con nuove ottiche che promettevano risposte e gesti diversi, cambiati di segno, critici e strumentali alla scoperta di inediti comportamenti.
Solo in questi termini mi spiego la scelta di molte donne di rinunciare all’appagante solitudine della lettura individuale, figlia di quella “stanza tutta per sé” consegnataci da Virginia Woolf, a favore della condivisione, con altre lettrici e lettori, delle esperienze diverse che, pure, le stesse pagine suscitano. Ovvero, di nuovo, come nel pensiero e nelle pratiche femministe ci si interroga intimamente e ci si confronta collettivamente sulle nostre esperienze e sulla loro elaborazione, nonché sulla difficile scommessa della comunicabilità.
Non mi era ben chiaro ma, mentre si affinavano le pratiche del Gruppo di lettura, ho cominciato a capirne motivazione, significato e risultati.
Del resto la denominazione del gruppo di lettura condivisa, sorto alla fine del 2018 nel CDSDonne, era molto esplicita: “Leggo Scambio Rifletto”. Altrettanto eloquenti le scelte dei primi libri e del genere su cui ci riconoscemmo, anche a scapito dell’esile minoranza delle giovani donne presenti cui la maggioranza di noi donne nate molto prima, anche alla pratica politica femminista, impose la saggistica intorno a quanto più ci riguardava: il De Senectute, come suonava il già illustre titolo ciceroniano e senechiano, di Francesca Rigotti, pubblicato in quello stesso anno.
Fu così che intelligenza, cultura e piacere di ciascuna si espressero in discussioni ampie, alte, approfondimenti e nuovi titoli facevano barriera e, insieme, fronteggiavano la paura esplorando l’esperienza della vecchiaia, della cura e della morte: condividere quelle letture consentiva non solo di analizzare, capire, non più eludere malattia e morte ma soprattutto attingere a modelli nuovi, diversi non solo per pensare ma anche per vivere le nostre età.
Altri titoli sono seguiti e altri argomenti hanno tracciato direzioni di riflessione talvolta divergenti ma sempre appassionanti lungo un permanente processo di brainstorming. Ovvero il piacere di leggere non solo in funzione della propria formazione e autoeducazione alla critica: l’atto privato che, declinato al singolare,
comunica l’esperienza del soggetto ma, mediante lo scambio e l’approfondimento, sa farsi ascolto delle altre letture, valorizza le diverse individualità e le possibili interconnessioni, a scapito di dogmatismi, fideismi e intolleranze. Un gruppo non chiuso su se stesso ma mobile, sempre aperto a nuove partecipazioni e al riconoscimento dei diversi punti di vista. La lettura condivisa diventa così un gesto sociale che favorisce la moltiplicazione delle lettrici e dei lettori in funzione del piacere della lettura e, insieme, della condivisione e del confronto di valori, innovazioni e conoscenza delle letterature italiane e straniere e della loro storia.
Dopo l’interruzione degli incontri, causa covid, nel 2022 il gruppo si è ricostituito, con 11 partecipanti, sotto una nuova denominazione “Leggere Leggere”, senza accenti a guidarne il senso ma a moltiplicarlo: forse un rafforzamento del gesto, ora un’aspirazione, ora un superamento della lettura stessa. Intanto il numero delle partecipanti si moltiplica, il personale gusto della lettura si rispecchia in quello delle altre e si rifrange restituendo la ricchezza semantica dei testi. Comunque, la narrativa (il genere più frequentato) premeva e, ad oggi, non l’abbiamo più abbandonata. Mosse dalla curiosità di capire come e dove vada quell’universo parallelo. L’assegnazione del Nobel 2022 per la letteratura a una donna: Annie Ernoux ha consentito la scoperta (ad alcune era già nota) della sua tempra artistica e politica. Soffermandoci sullo stile, sulla relazione fra scrittura autobiografica e dimensione sociale e storica, sulle tematiche femministe con soddisfazione abbiamo trasformato, lungo pagine atroci e commoventi, la forza dell’attualità nel sorpreso riconoscimento di una stagione occidentale e generazionale di cruciale passaggio, intimo e pubblico, dal costume e dall’etica delle nostre madri alla nostra.
L’interesse per l’esplorazione del presente letterario e di quello italiano, in particolare, ha portato la nostra attenzione sulla produzione narrativa di autrici donne dell’ultimo decennio, la cui opera ci interessa per la novità delle scelte linguistiche con cui la materia narrativa, altrettanto nuova, viene veicolata, per la rottura-continuità con le tradizioni letterarie italiane e straniere, per la mescidanza con altre forme artistiche, per la relazione con l’industria letteraria contemporanea, naturalmente per le letture che l’opera consente alle donne.
Negli intenti, la nostra fruizione viene associata a quella delle altre donne che speriamo di raggiungere anche attraverso questo sito, ritenendo la riflessione scritta parte integrante dei percorsi di lettura che, finora, hanno riguardato l’intera opera delle autrici scelte. L’ultima di queste è stata la giovane scrittrice siciliana Viola Di Grado.
Su questo stesso sito pubblicheremo alcune riflessioni sui libri letti, sulle novità editoriali, sui processi di scambio che il gruppo di lettura consente mentre leggere leggere continuiamo a leggere leggere.
22 -1- 2024