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Video/documentario su Lina Mangiacapre

Venerdì 10 giugno 2016, nella sala Eleonora d’Arborea, in V. Falsarego 35/37, il Centro di Doc. e Studi delle donne di Cagliari e la Circola nel Cinema Alice Guy, invitano alla presentazione del Video-Documentario Lina Mangiacapre Artista del Femminismo di Nadia Pizzuti (45’, 2015). Sarà presente la regista Nadia Pizzuti e Teresa Mangiacapre, pittrice, tra le fondatrici del collettivo napoletano degli anni ‘70 Le nemesiache.

Il video documentario  è un omaggio all’artista femminista napoletana Nina Mangiacapre ed alla sua opera e rievoca nel contempo una stagione straordinaria del femminismo napoletano e italiano.  Il documentario è il frutto di un lungo lavoro di raccolta e di selezione di materiali d’ archivio che si accompagnano a disegni ed animazioni originali e immagini girate nell’abitazione dell’artista a Posillipo ed in altre zone di Napoli.

Il film, da un soggetto di Tristana Dini e Nadia Pizzuti, con la sceneggiatura e la regia di Nadia Pizzuti, fotografia di Sirka Capone e disegni di animazione di Giulia D’Anna Lupo, è stato realizzato grazie a un crowdfunding partecipato e si avvale quasi interamente di professionalità femminili.
Vi hanno artisticamente contribuito alcune protagoniste della scena musicale e teatrale napoletana, tra cui Cristina Donadio, Enza Di Blasio e Stefania Tarantino.

Note biografico/artistiche
Lina Mangiacapre
(1946-2002) fondatrice del gruppo femminista Le Nemesiache di Napoli, ha lasciato una vasta produzione come pittrice, romanziera, poeta, regista di cinema e di teatro, indicando percorsi originali per la liberazione delle donne. Per lei l’arte e la creatività erano forme di lotta politica, così come erano politiche le azioni performative che conduceva con il suo collettivo, le Nemesiache.
A lei si devono tra l’altro l’ideazione della Rassegna del Cinema femminista di Sorrento ‘L’altro sguardo’, primo festival del genere in Europa, ed in seguito l’istituzione del Premio cinematografico al Festival del Cinema di Venezia Elvira Notari (ora Premio Lina Mangiacapre).
I suoi grandi occhiali a farfalla e i suoi fantasiosi abiti androgini sono rimasti impressi nella memoria di chi l’ha conosciuta.
Nadia Pizzuti.  Giornalista, cineasta e scrittrice, è nata a Roma nel 1957. Laureata a Bologna in Scienze politiche, ha studiato cinema a Parigi. Negli anni Novanta ha diretto la sede dell’agenzia ANSA a Teheran, prima donna corrispondente della stampa internazionale accreditata nell’Iran post-rivoluzionario. Da tale esperienza ha tratto ispirazione per un saggio, Mille e un giorno con gli ayatollah (Datanews 2002), e un romanzo-verità, Il giardino di Shahrzad (Il Dito e la Luna, 2006), pubblicato anche in Francia e Spagna.
Alla fine degli anni Novanta ha scritto e realizzato alcuni cortometraggi con il gruppo femminista romano ‘Una volta per tutte’, tra cui Carte false, presentato al Festival internazionale del film femminista di Parigi, e Vicine di casa, dedicato alle donne della ex Jugoslavia. Nel 2012 ha realizzato il documentario Amica nostra Angela, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino. Il suo ultimo documentario, Lina Mangiacapre Artista del femminismo, dedicato a un’altra figura di spicco del femminismo napoletano, è stato presentato nel marzo 2016 al Festival Films de Femmes di Créteil (Parigi) e al festival Sguardi Altrove di Milano.